La guarigione attraverso il recupero dell’anima

Le tre essenze dell'uomo 
Peter Deunov,  parlava dell'essenza dello spirito, dell'anima e del corpo, spiegava così il loro significato universale: senza la conoscenza di queste 3 entità, l'individuo non è in grado di comprendere il suo posto come parte integrale dell'Universo. Solo colui che ha percepito la sua sostanza spirituale e si conosce come spirito, anima e corpo, può trascendere la pochezza della vita e vedere la realtà...  SPIRITO: “Intendo con questo la Vita Divina che seleziona e processa il materiale per la mente umana. Lo Spirito è il principio supremo dell'essere umano. Lo spirito umano e la mente umana sono senza forma perché in continuo movimento. Questo movimento è come un raggio che si estende.  ANIMA: “L'anima dimora nei cieli. Se si allontana dalla persona, questa diventa triste e infelice; se le fa di nuovo visita, si riempie di gioia. E' una Sostanza Divina attraverso la quale si manifesta l'Amore Divino. La mente e il cuore assistono l'anima e lo spirito la guida. Resta nelle funzioni degli organi e fa uso dell'energia che essi ricevono e trasmettono È assolutamente libera e può agire indipendentemente dal cervello; usa il sistema nervoso solo per manifestarsi nel mondo fisico. Quando l'anima è nel corpo, la persona si sente forte e grande. Quando non lo è, si sente debole e piccola. Dovete fare in modo che il vostro corpo sia in condizioni tali da farvi risiedere più a lungo l'anima. CORPO: “Per l'essere umano, il corpo è il veicolo dell'anima. L'essere umano non è nel corpo. Questo è per lui come una piccola casa per un uso temporaneo. Durante il tempo in cui l'essere umano si trova sulla Terra, la sua anima risiede occasionalmente in quella casa. L'essere umano studia simultaneamente in 3 scuole. Il corpo studia sulla Terra. Ogni cellula nel suo organismo ha una precisa funzione, ma allo stesso tempo apprende. L'anima impara nel mondo spirituale e lo spirito nel mondo divino." "L'essere umano deve studiare e conoscersi per essere in grado di comprendere il suo posto nell'Universo. È importante che capisca se stesso, non l'umanità nel suo complesso. Deve comprendere la sua funzione, il suo ruolo nell'organismo della natura."

Gli occhi specchio dell'anima 
Nella medicina cinese, le emozioni e la salute fisica sono intimamente connessi. La tristezza, la tensione nervosa e la rabbia, la preoccupazione, la paura e il superlavoro, ciascun sentimento è associato ad un particolare organo del corpo. Nella Tradizionale medicina Cinese,l’osservazione degli occhi è una parte molto importante della diagnosi. Lo scopo del medico è quello di valutare, anche attraverso l’osservazione, lo stato di salute o di malattia della persona che gli sta davanti. Gli occhi riflettono lo stato dello Shen (spirito vitale) l ’esame del paziente  si svolge in quattro fasi:
· Ispezione
· Auscultazione,
· Anamnesi
· Palpazione.
Gli occhi organo di senso estremamente importante per l’uomo sono collegati ai cinque organi che li nutrono grazie ai vasi sanguini che salgono sino ad essi. Il fegato  è quello che ha una correlazione più  diretta con gli occhi.  Corrisponde al movimento Legno è il luogo di riserva del sangue circolante a seconda delle richieste specifiche dell’organismo. Nel testo classico Suwen è scritto: quando  si dorme, gli occhi si chiudono, il sangue  rientra nel fegato che regge gli occhi; quando  ci si sveglia, gli occhi possono di nuovo vedere  con chiarezza perché il sangue è stato rinnovato. Un deficit di sangue di fegato può derivare da  scarsa produzione, emorragie, malattie croniche  e causa sintomi agli occhi quali: secchezza oculare, annebbiamento della vista, emeralopia, il paziente  avrà anche un viso livido, stanchezza, unghie fragili, ansia, insonnia e spasmi muscolari.

La guarigione attraverso il recupero dell’anima
Due esperti in sciamanesimo Carlos Castaneda e Stefania Montagna hanno parlato a lungo della guarigione attraverso il recupero dell'anima,  attraverso seminari ed incontri: affacciati per la prima volta al mondo soprannaturale o “realtà non ordinaria”,  come l’ ha definita l’antropologo e sciamano  Probabilmente non si erano posti la domanda che cosa fosse l’anima. Ma nelle loro prime esplorazioni nei mondi  dell’invisibile hanno incontrato persone,  animali o piante, già note nella vita reale,  sotto diversi aspetti e poi trasformarsi in  altre forme, come avviene spesso anche  nello stato del sogno. Questa altra forma, che risiede nel mondo  misterioso dell’invisibile, ha assunto nella  nostra civiltà il concetto di anima. Gli sciamani, in uno stato alterato di coscienza, riescono a “vedere” gli esseri viventi nella loro essenza  più pura, senza i vincoli che ci vengono dati dalle percezioni fisiche e soprattutto dalle  categorie e modelli mentali che si formano nella realtà in cui viviamo. Attraverso questa visione del soggetto o, in altre parole, attraverso la percezione dell’anima della persona, sono in grado di  operare per riportare armonia e benessere.  Gli sciamani hanno sempre esplorato queste nuove dimensioni a fini pratici, per portare la guarigione alla persona sofferente, per dare  risposte sagge e consigli a chi ne aveva bisogno, oppure per ricevere conoscenze utili per la sopravvivenza del gruppo. Queste pratiche sono sopravvissute nelle società tradizionali fino ai giorni nostri, grazie alla loro efficacia ed ai risultati che si ottengono. La psicologa e sciamana americana Sandra Ingerman, ha sviluppato un approccio basato  su queste esperienze per curare le persone che vivono nella nostra società occidentale. Ha chiamato questo approccio “recupero dell’anima”, una terminologia già usata nelle popolazioni che praticano lo sciamanesimo come metodo di cura e di conoscenza.

Come si forma la malattia 
L'anima o “pura essenza”, nel corso della vita può subire episodi, eventi o vivere situazioni che portano ad uno stato di  disarmonia che a sua volta può causare  malattie. La perdita parziale dell’anima è il risultato di questi traumi. Durante i viaggi sciamanici, cioè sessioni in cui, attraverso uno stato alterato di coscienza ottenuto con il suono ripetuto del tamburo, si è visto che l’anima può essere frammentata, ad ogni frammento corrisponde ad un evento traumatico, vissuto in maniera consapevole o meno. Questi frammenti, lasciati nell’episodio, con  la loro mancanza causano all’anima non più integra una perdita di potere o carica energetica. Da qui, gli sciamani hanno compreso perché  molte persone sentono di avere perso una loro parte di sé in un qualche evento della loro vita.  Sentono la mancanza di qualche cosa, ma non riescono a capire che cosa. Questo senso di perdita causa molto spesso malattie gravi, sia fisiche come ad esempio a livello immunitario, oppure psicologiche, come la depressione. Queste perdite parziali di anima fanno sentire le persone prive di energia vitale, apatiche, con scarsa voglia di  vivere, reagire ed affrontare  la realtà. Lo sciamano, con l’aiuto delle sue guide spirituali,  sotto forma di Maestri o di Animali di Potere, viaggia nella realtà non ordinaria per  vedere se e quali parti di anima sono mancanti e ripercorre molto spesso in maniera metaforica,  la vita della persona per individuare le parti d’anima che sono rimaste negli eventi vissuti in maniera traumatica.

Le parti d’anima
Da quello che hanno osservato gli sciamani, quando vengono rilasciate forti emozioni l’anima tende a rimanere bloccata in questo stato. Le emozioni che causano questo, possono derivare da eventi traumatici e Sandra Ingerman, ha fatto queste scoperte lavorando su donne che hanno subito abusi; possono derivare anche da episodi eccessivamente positivi, come ad esempio una importante cerimonia o una “indimenticabile” vacanza. In entrambi i casi,  spesso nei traumi, superato l’episodio la persona non si sente più come era in precedenza. Una parte di sé è rimasta inesorabilmente incollata a quel passato e ciò che rimane è un senso di vuoto, di incompletezza. Per alcuni avvenimenti, dopo un certo periodo, in modo spontaneo queste parti d’anima ritornano ad integrarsi nella persona, in altri invece l’anima rimane inesorabilmente perduta. Dal punto di vista sciamanico l’anima si trova in uno stato in cui “manca” una sua parte, c’è un “vuoto” interiore che può facilmente sfociare in malattie, anche gravi. Per avviare il processo di guarigione lo sciamano agisce prima di tutto a livello spirituale, lavorando con l’anima della persona, e poi aiutando la persona a trovare anche materialmente la risoluzione della malattia.


 
Il Recupero dell’Anima 
a guarigione sciamanica avviene quando la parte dell’anima perduta viene recuperata e riportata alla persona ammalata. Lo sciamano, in questo caso, riporta solo l’essenza più pura rimasta nel trauma, lasciando invece nel passato le emozioni, le paure e tutti quei legami energetici che avevano ferito. Dopo questo intervento la persona è in grado di avviare il suo processo di guarigione, integrando le energie recuperate, acquisendo le capacità perdute e ritrovandosi a fare una vita più completa e piena. Spesso queste energie ritrovate possono attivare nuove iniziative,accendere la creatività della persona, riscoprendo capacità fino allora impensabili. L’integrazione delle parti d’anima recuperate è uno dei momenti più importanti nel processo di guarigione, perché altrimenti si avrebbero a disposizione energie non utilizzate, che potrebbero essere veicolate ancora in situazioni non appropriate. Questa pratica o cerimonia di “Recupero dell’Anima” è oramai consolidata anche nella nostra società occidentale e sempre più persone trovano in questo approccio la vera scintilla per uscire da situazioni di difficoltà e di sconforto, da malattie psicologiche o fisiche. C’è da considerare che non va in contrasto con i metodi della medicina ufficiale, in quanto, lavorando su un piano prevalentemente spirituale, si può integrare e lavorare in sinergia, amplificando gli effetti benefici delle cure tradizionali o guidando le persone verso le cure più appropriate.

Malattia e Anima
Dobbiamo fare delle distinzioni fra i vari livelli della nostra esistenza: corpo, mente ed anima. Corpo e mente possono essere malate, ma l'anima è oltre la malattia, è sempre intera, a prescindere ed al di là dei nostri preconcetti e filosofie. Con la parola "anima" non intendo quella che noi pensiamo di solito, cioè l' "anima individuale"! Credo che l'Anima sia una cosa molto più grande, oltre la scintilla individuale, è un fuoco che consuma tutto. Questo è collettivo piuttosto che personale. Non è che l'Anima è in noi, ma noi siamo nell'Anima, come un pesce che nuota nell'oceano.
Fonte: JOLANDA PIETROBELLI FIORI DI BACH MALATTIA E BENESSERE